News

Ponte San Michele tra Calusco e Paderno: il nostro progetto

Il 14 Settembre 2018 è stato chiuso al transito il ponte di Paderno d’Adda, in quanto non ritenuto sicuro per il transito ferroviario, automobilistico né pedonale.

L’idea di un secondo ponte, da costruire a sud dell’esistente, dedicato al traffico stradale e ferroviario su due livelli e su altrettante carreggiate, si era concretizzata negli anni Ottanta a seguito di un concorso nazionale indetto da Regione Lombardia con le Ferrovie.

A vincere quella gara, indetta nel 1979, era stato un progetto elaborato presso lo studio DMA dall’Ingegnere Fabrizio de Miranda, dagli architetti Guido Canella, Michele Achilli ed Antonio Acuto con la collaborazione degli ingegneri Mario de Miranda e Elena Gnecchi Ruscone.

Due le fasi che fanno seguito a quel progetto. La prima dal 1980 al 1986 con una serie di approvazioni da parte degli enti coinvolti (province, regioni, comuni, ferrovie). Poi la seconda fase: per volontà di Regione Lombardia vengono svolti nuovi studi, si aggiorna il progetto e lo si sviluppa ulteriormente sulle base delle richieste e delle considerazioni dei vari enti (regione, ferrovie e provincia) fino ad arrivare a una versione aggiornata e condivisa nel 1997.

DMA consegna gli elaborati nel mese di dicembre ma i lavori sul ponte, pur risultando importanti e strategici, non vengono avviati, per questioni burocratiche o mancati accordi tra enti e tra privati che avrebbero dovuto subire espropri.

“Il ponte San Michele ha ricevuto alcuni interventi, ma il traffico stradale e ferroviario è rimasto limitato; fino ai giorni recenti in cui le vicende di Genova hanno forse trasmesso segnali di particolare prudenza ai tecnici responsabili. Naturalmente il nuovo ponte è ben realizzabile, in tempi relativamente rapidi, se le decisioni vengono prese senza troppo indugio; verrebbero risolti i problemi di viabilità stradale e ferroviaria dell’intera area e si potrebbe allo stesso tempo restituire al vecchio San Michele una nuova tranquillità, ed una funzione meno pesante di quella di ieri, ma di valenza culturale ancora maggiore. Riscoprire l’antico manufatto, la sua storia, il suo progetto e la sua costruzione, esplorandolo ed ammirandolo da vicino, con percorsi tematici, in sicurezza e serenità”. [Mario de Miranda]

Il nuovo ponte, il cui progetto è stato recentemente attualizzato, può essere realizzato poco più a sud dell’attuale, per una lunghezza da sponda a sponda di 373 metri, una campata centrale di 256 metri e un’altezza dalla sede stradale sull’acqua di 80 metri. Due i piani: quello superiore per i veicoli su gomma, a due corsie per una larghezza totale di 15 metri, e quello inferiore per la ferrovia a doppio binario, con portata per carichi elevati ed elevate velocità.

Realizzato con un arco in calcestruzzo armato e un impalcato metallico reticolare, il ponte si può inserire nel contesto naturalistico e urbano del territorio, mettendo a riposo il San Michele e rendendolo un esempio di archeologia industriale, adibito al passaggio dei pedoni e trasformato in una sorta di museo a cielo aperto, per illustrarne l’opera di ingegno antica di oltre un secolo.